Il sistema di coltivazione in ACQUAPONICA si basa sul ciclo dell’azoto attraverso l’acqua.
All’interno dell’impianto coesistono, in equilibrio, biologico tre sistemi separati fisicamente tra di loro (animali, batteri e vegetali) ma collegati da un ciclo continuo dell’acqua che li depura e li alimenta in maniera costante. L’acqua passando tra le vasche genera un ciclo virtuoso di produzione dove si valorizzano le risorse in maniera integrata.
La mini fattoria è costituita dalle vasche di allevamento degli animali acquatici (pesci e crostacei), da uno o più reattori di biofiltraggio (dove risiedono i batteri) e da grandi vasche per la crescita delle piante, oltre che da una serie di impianti (filtri, pompe, valvole, etc.) che hanno lo scopo di mantenere costanti i parametri fisici e chimici del sistema.
L’impianto è di fatto un piccolo ecosistema in equilibrio all’interno di un sistema protetto (la serra) e il cui funzionamento è garantito dal costante monitoraggio dei parametri chimici e fisici dell’ambiente (aria: UR%, PM, COV, NOx, etc.) ed in particolare dell’acqua (temperatura, PH, ossigeno disciolto, valori di azoto, nitriti e nitrati, assenza di inquinanti, etc.).
Gli ecosistemi, in generale, hanno una precisa capacità di autoregolare e gestire elementi di discontinuità e di disequilibrio, capacità che naturalmente non è infinita e che dipende dal potere inquinante e dal quantitativo di ciò che causa l’alterazione della stabilità. Per questo motivo i processi e le fasi del ciclo dell’acqua vengono monitorati con sistemi di controllo in remoto (ortotica) con la possibilità di arrivare fino al controllo, all’automazione, al rilevamento e alla regolazione IoT di ogni singola funzione di processo (livello di ossigenazione, capacità dei filtraggi, temperatura, regolazione dei livelli, delle portate, gestione dei ricircoli idraulici per la regolazione dei nitrati, etc.).
La coltivazione acquaponica genera quindi un ciclo continuo dal quale si può trarre vantaggio sia per la coltivazione dei vegetali che per l’allevamento, oltre la valorizzazione del territorio.
Queste coltivazioni necessitano unicamente di acqua con elevati standard qualitativi, sistemi di filtraggio e purificazione meccanici e a raggi UV, pesci, piante e un ambiente a parametri controllati, oltre naturalmente al lavoro ed alla dedizione di persone formate e che conoscano tutte le funzioni di controllo dell’impianto.

Il controllo dei parametri assume quindi una importanza centrale nel sistema, perché agendo sulla loro regolazione può essere sfruttata al meglio la naturale tendenza degli ecosistemi a mantenere il proprio stato di equilibrio, rendendo quasi inesistente il pericolo di interruzione del ciclo produttivo.
La naturale conseguenza dell’ottimizzazione dei parametri è la crescita delle piante, del 30-50% più veloce rispetto alle colture tradizionali a terra, il che, unito alla possibilità di coltivare verdure in modo più ravvicinato, permette di coltivare in poco spazio e in modo biologicamente puro una quantità di cibo semplicemente impensabile per le tradizionali attività agricole.