Il tema della “ricerca” dell’applicazione di tecnologie emergenti nel comparto “Agrifood” (e non solo) è sfaccettato e coinvolge molteplici approcci disciplinari e diversi soggetti.

Nel caso specifico, la ricerca risulta rilevante in relazione ai seguenti ambiti:

  • Necessità di valorizzare e organizzare le competenze specifiche già sviluppate dall’imprese;
  • Aiutare le imprese a sviluppare nuovi prodotti e ad affinare i processi;
  • Supportare la verifica dell’efficacia e controllare ad esempio l’esistenza di effetti collaterali di determinati alimenti (sostanze) funzionali. Definire le responsabilità e le modalità di controllo;
  • Valorizzare le risorse ed i prodotti dell’impresa e del territorio.

L’attività di progetto delineata da “AEF – AQUAPONIC EASY FARM 4.0” per il prodotto/servizio è stata vista come “centrale e nevralgica” per le imprese del partenariato.

Il fulcro della ricerca in questo ambito è rappresentato anche dal “Farmer-digitale”, profilo creato in funzione dell’analisi comportamentali svolte in rete nell’ambito del progetto.

L’offerta formativa che ne consegue, si rivolge ad un mercato in forte espansione, sensibile alla ricerca di salute e benessere (ad esempio tramite i comportamenti alimentari). Nel comparto “Agrifood” si stanno affacciando imprese di varie aree geografiche e di varie dimensioni: sebbene il mercato sia dominato dalle multinazionali, trovano spazio anche imprese di piccole e media dimensioni e nuove imprese spin off della ricerca.

La sinergia tra PMI ed Ente di ricerca assicurerà:

  • L’accesso alle fonti dell’innovazione ed in generale le condizioni favorevoli all’innovazione;
  • La disponibilità di nuove figure professionali più ricche e aperte alla multidisciplinarietà;
  • Una ricca articolazione di filiera.

Lo stimolo alla cooperazione e allo scambio di esperienze e di conoscenze offerto dal Bando “Circular Economy ed Energia” favorirà la promozione di attività di collaborazione che possano sostenere le imprese in percorsi di ricerca di medio periodo aiutandole ad andare oltre i piani di breve termine.

La finalità del “progetto” è quella di superare attuali tecnologie che caratterizzano l’industria agro-alimentare laziale attraverso l’implementazione di filiere tecnologiche integrate (modalità di funzionamento):

  • Che siano focalizzate su almeno due delle KETS di interesse collettivo:
    # KET 1 – Micro e nanoelettronica;
    # KET 5 – Materiali avanzati;
    # KET 6 – Tecnologie di processo ecosostenibili (che valorizzano le risorse del territorio);
  • Che incrocino i fabbisogni regionali di innovazione:
    # Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile;
    # Energia sostenibile;
    # Salute, benessere e dinamiche socio-culturali: dieta sana ed alimenti ad elevato valore funzionale.
  • Che offrano prospettive di sviluppo interessanti sui mercati internazionali con l’obiettivo di configurare nuove specializzazioni, aumentando la competitività delle aziende laziali coinvolte nel campo agro-alimentare.

Tutto ciò si concretizzerà:

  • Attraverso l’impiego di tecnologie emergenti per l’elaborazione di prodotti funzionali;
  • Il recupero di sostanze nutraceutiche dai sottoprodotti;
  • La valorizzazione energetica delle rimanenti risorse agroalimentari.